Nuova Riveduta:

Giosuè 10:27

Al tramonto, Giosuè ordinò che fossero calati dagli alberi e gettati nella caverna dove si erano nascosti, e che all'imboccatura della caverna fossero messe delle grosse pietre. Esse sono rimaste lì fino a oggi.

C.E.I.:

Giosuè 10:27

All'ora del tramonto, per ordine di Giosuè, li calarono dagli alberi, li gettarono nella grotta dove si erano nascosti e posero grosse pietre all'ingresso della grotta: vi sono fino ad oggi.

Nuova Diodati:

Giosuè 10:27

Al tramontar del sole, Giosuè ordinò di calarli dagli alberi e di gettarli nella caverna dove si erano nascosti; poi all'ingresso della caverna misero delle grosse pietre, che sono rimaste là fino al giorno d'oggi.

Riveduta 2020:

Giosuè 10:27

E sul tramontare del sole, Giosuè ordinò che fossero calati dagli alberi e gettati nella caverna dove si erano nascosti; e che all'entrata della caverna fossero messe delle grosse pietre, che sono rimaste fino al giorno d'oggi.

La Parola è Vita:

Giosuè 10:27

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La Parola è Vita
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Riveduta:

Giosuè 10:27

E sul tramontar del sole, Giosuè ordinò che fossero calati dagli alberi e gettati nella spelonca dove s'erano nascosti; e che all'imboccatura della caverna fossero messe delle grosse pietre, le quali vi son rimaste fino al dì d'oggi.

Ricciotti:

Giosuè 10:27

Al tramonto del sole comandò ai suoi di deporli dai patiboli e gettarli nella spelonca dove eran rimasti nascosti. All'entrata di essa furon poste grosse pietre che rimangono ancora fino al presente.

Tintori:

Giosuè 10:27

Sul tramontar del sole ordinò ai compagni di calarli dai patiboli. E dopo averli calati li gettarono nella caverna ove s'eran nascosti, e misero sull'entrata delle grosse pietre che vi sono restate fino ad oggi.

Martini:

Giosuè 10:27

E sul tramontar del sole ordinò a' compagni di levarli dai loro patiboli. E levatili, li gettarono nella caverna, in cui erano appiattati, e misero sull'entrata delle grosse pietre, le quali vi son rimase fino al dì d'oggi.

Diodati:

Giosuè 10:27

E in sul tramontar del sole, per comandamento di Giosuè furon messi giù dalle forche, e gittati nella spelonca, nella quale si erano nascosti; e furon poste delle pietre grandi alla bocca della spelonca, le quali vi son restate infino a questo giorno.

Commentario abbreviato:

Giosuè 10:27

15 Versetti 15-27

Nessuno mosse la sua lingua contro nessuno dei figli d'Israele. Questo dimostra la loro perfetta sicurezza. I re furono chiamati a rendere conto del loro operato, in quanto ribelli all'Israele di Dio. I rifugi di menzogna sono sicuri per il giudizio di Dio. Dio punì l'abominevole malvagità di questi re, la cui misura dell'iniquità era ormai colma. E con questo atto pubblico di giustizia, compiuto nei confronti di questi capibanda dei Cananei nel peccato, egli intende incutere nel suo popolo un maggiore timore e detestazione dei peccati delle nazioni che Dio ha scacciato da davanti a sé. Ecco un tipo e una figura delle vittorie di Cristo sulle potenze delle tenebre e delle vittorie dei credenti attraverso di lui. Nei nostri conflitti spirituali non dobbiamo accontentarci di ottenere qualche vittoria importante. Dobbiamo inseguire i nostri nemici dispersi, cercando i resti del peccato quando sorgono nei nostri cuori, e quindi perseguire la conquista. Così facendo, il Signore ci darà luce finché la guerra non sarà compiuta.

Riferimenti incrociati:

Giosuè 10:27

Gios 8:29; De 21:23; 2Sa 18:17
Gios 4:9; 7:26

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